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“Costruire una politica più forte dell'UE sulla migrazione”

24/10/2019

Agenda europea, ecco il bilancio a quattro anni dall’approvazione

“Costruire una politica dell'UE più forte sulla migrazione.” A quattro anni dall'approvazione dell'Agenda Europea sulla migrazione la Commissione Europea, in una Comunicazione dell’ottobre 2019, fa il punto sui principali risultati ottenuti.
L'Unione collabora più strettamente - si legge nella comunicazione - con gli Stati membri tramite il sistema basato sui punti di crisi (hotspot) e le agenzie dell'UE, con più di 2.300 agenti dispiegati sul terreno per gestire meglio la migrazione, rafforzare le frontiere esterne, salvare vite umane, ridurre il numero degli arrivi irregolari ed effettuare rimpatri efficaci.
L'Unione ha intensificato la collaborazione con i paesi al di fuori dell'Europa per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, proteggere rifugiati e migranti e sostenere le comunità di accoglienza. È inoltre migliorata in questi anni - riferisce la Commissione -  la cooperazione con i Paesi partner sul rimpatrio e oggi sono in vigore accordi e intese in materia di rimpatrio e riammissione con 23 paesi partner.
La Commissione ricorda di aver presentato tutte le proposte necessarie per riformare il sistema europeo comune di asilo ma, sebbene siano stati compiuti progressi su cinque delle sette proposte, la riforma non è ancora una realtà e rimane aperta l'esigenza - sostiene la Commissione - di un approccio comune per realizzare un sistema di asilo equo, più efficace e sostenibile.
Negli ultimi cinque anni gli Stati membri hanno compiuto uno sforzo collettivo in materia di reinsediamento che ha permesso di trasferire quasi 63.000 persone. Gli Stati membri hanno risposto all'invito della Commissione a proseguire il reinsediamento nel 2020 impegnandosi al momento ad offrire circa 30.000 posti. La situazione rimane comunque instabile - sottolinea la Commissione - e gli sviluppi geopolitici hanno creato nuove sfide per l'UE. È necessario, pertanto, un ulteriore impegno per far fronte ai gravi problemi immediati e proseguire le azioni in corso. In particolare occorrono, secondo la Commissione: misure urgenti per migliorare la situazione nel Mediterraneo orientale e maggiore solidarietà nelle operazioni di ricerca e soccorso.
Per quanto riguarda le politiche di integrazione, la Commissione afferma che sono state messe in atto numerose azioni in diversi settori: istruzione, lavoro, facilitazione dell'accesso ai servizi di base e promozione della partecipazione. Nel settore dell'integrazione del mercato del lavoro, la Commissione ha sviluppato uno strumento di profilazione delle competenze per cittadini di paesi terzi (skill profile tool) e ha lavorato a stretto contatto con partner sociali ed economici per migliorare l'integrazione nel mercato del lavoro dei rifugiati.

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Pubblicato il: Giovedì, 24 Ottobre 2019

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