15/11/2017
L'esperienza in Trentino dei corsi finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e IntegrazioneCorsi di italiano CCILI, parola alla coordinatrice
Naima ha 40 anni, viene dal Marocco, abita ad Albiano (Trentino) con il marito e i loro cinque figli. La sua amica Fatima le ha parlato di un corso di lingua italiana e formazione civica che si terrà presso la biblioteca di Albiano. Lei si è iscritta: l'orario è comodo, i figli sono a scuola e parteciperà anche la sua amica.
Naima è un “modello classico” di partecipante. In sintesi i partecipanti ai
corsi CCILI
, finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, sono cittadini immigrati di prima generazione, prevalentemente donne, che vivono stabilmente in piccoli paesi, spesso senza aver varcato la soglia del proprio comune, finora impegnate nella cura dei figli e della famiglia, con relazioni tra donne della stessa provenienza. Spesso sono spinte a partecipare al corso dai mariti perchè riconoscono la necessità e il bisogno di una buona padronanza della lingua ai fini dello svolgimento delle funzioni minime di cura della famiglia e gestione dei figli a scuola. Sono, inoltre, persone non autonome nella mobilità. Prevalentemente, si tratta di donne non scolarizzate o con bassa scolarità, con bassa competenza nella comprensione e produzione orale e scritta. E se è presente una competenza linguistica, spesso è “deformata” da un apprendimento non formale.
A raccontare l'esperienza dei corsi è Lara Virdia, coordinatrice dell'iniziativa in Trentino.
Il modello organizzativo di corso, tenuto conto della tipologia dei corsisti, ha le seguenti caratteristiche:
- erogato nel comune di residenza;
- organizzato in orari scolastici, prevalentemente al mattino, per agevolare la frequenza di corsisti con figli in età scolare;
- prevista la conoscenza del territorio circostante e delle istituzioni, dei servizi presenti attraverso incontri e uscite finanziate dal progetto;
- insegnanti donne supportate da altre figure per favorire socializzazione, apprendimento, frequenza;
- tutoring, mediazione linguistica e babysitting spesso coinvolgendo persone dellla stessa provenienza della maggioranza dei partecipanti al corso;
- personale individuato tra figure già presenti sul territorio e/o con un curriculum di operatori volontari già attivi sul territorio;
- opportunità di confronto e scambio tra gli operatori delle Comunità di Valle;
- gratuita del corso.
Il modello didattico prevede:
- investimento sull'accoglienza e la socializzazione ai fini diretti dell'apprendimento linguistico;
- progressività dell'apprendimento linguistico centrato sul vissuto, sui bisogni e interessi dei partecipanti privilegiando aspetti comunicativi;
- contenuti propri dell'educazione civica che diventa veicolo per l'apprendimento della lingua.
Ai corsi, assieme a Naima, partecipano cittadini immigrati con livelli linguistici e culturali diversi. Chi raggiunge un livello significativo di competenza linguistica e soprattutto di autonomia personale durante il percorso formativo viene orientato presso i corsi dei centri EdA.
Tutti coloro che frequentano in modo continuo il corso possono presentarsi a una sessione d'esame organizzata dai centri EdA per l'ottenimento di una certificazione di lingua valida per il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno).