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“Convivenza e pari opportunità nelle scelte e nei percorsi lavorativi"

19/10/2009

Prossimità, condivisione e valorizzazione sono le parole chiave dell'iniziativa...

Promuovere la cultura del lavoro femminile tra la popolazione di donne straniere. E' questo lo scopo principale del progetto pilota denominato “Convivenza e pari opportunità nelle scelte e nei percorsi lavorativi - donne straniere con sè e con gli altri”. Il progetto, realizzato dal Comprensorio della Valle di Non, è stato promosso dall’assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza e dalla Consigliera di Parità, in collaborazione con il Cinformi e l’Ufficio per le Pari Opportunità.

Stamane a Cles, presso la sede del Comprensorio, alla presentazione dell'iniziativa hanno partecipato, fra gli altri, l’Assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, il Vicepresidente del Comprensorio Rolando Valentini, l’Assessore comprensoriale per le Politiche sociali e della Salute Flavia Giuliani, la Consigliera di Parità Eleonora Stenico, il responsabile del Servizio per le Politiche sociali e abitative del Comprensorio Ivan Zanon e la dottoressa Claudia Mammani, coordinatrice del progetto sul territorio.

“Il progetto – ha detto stamane l'assessore Giovanazzi Beltrami – nasce da un percorso avviato nei mesi scorsi con l'operazione ascolto sul territorio provinciale. Abbiamo assunto un impegno preciso partendo dalle istanze più urgenti emerse dagli incontri con tutti gli attori legati al fenomeno migratorio. Con questa iniziativa, in particolare – ha aggiunto l'assessore – vogliamo valorizzare il ruolo delle donne straniere, perchè questo può rappresentare un importante contributo per la convivenza e la coesione sociale.”

Il progetto intende creare un contesto di relazioni favorevole al confronto e alla condivisione di pensieri, intelligenze e proposte per supportare le donne protagoniste nella costruzione di un proprio progetto lavorativo. Raccogliendo gli stimoli dei principali attori impegnati nell’integrazione della popolazione immigrata, l’iniziativa mira quindi a rispondere a due principali bisogni sociali facendosi carico della condizione di “vulnerabilità” (solitudine familiare, emarginazione sociale e discriminazione lavorativa) dei soggetti beneficiari dell’intervento - le donne straniere - in relazione all’integrazione nella società e alla presenza nel mondo del lavoro.

In particolare, la dimensione lavorativa rappresenta per le donne di origine immigrata un’opportunità importante di rielaborazione della propria identità e di riposizionamento positivo nel nuovo contesto sociale. Il progetto offre quindi la possibilità di partecipare attivamente ad un percorso di formazione finalizzato a potenziare le abilità sociali.

L’intervento desidera inoltre rafforzare la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione della popolazione straniera. Per questo il progetto intende promuovere l'elaborazione di buone prassi attraverso il consolidamento di reti tra le amministrazioni locali, le associazioni culturali e i cittadini immigrati.

Il gruppo delle donne straniere sarà coinvolto in un percorso a più fasi. Da un primo momento dedicato alla formazione sui temi delle pari opportunità tra uomo e donna nei contesti lavorativi e professionali, il gruppo sarà poi chiamato a scegliere una o due tipologie di lavoro (domestico, autonomo, lavoro nel commercio, ecc.). La fase finale vedrà le cittadine immigrate protagoniste collaborare con esperti del settore scelto, per accrescere le competenze acquisite e svilupparne di ulteriori e specifiche.

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Pubblicato il: Lunedì, 19 Ottobre 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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