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Convenzione Cinformi - Cif - Punto d'approdo

20/03/2008

Sebbene la prostituzione in Trentino sia un fenomeno con origini recenti, a tutt’oggi con dimensioni modeste rispetto alle altre zone d’Italia.

Sebbene la prostituzione in Trentino sia un fenomeno con origini recenti, a tutt’oggi con dimensioni modeste rispetto alle altre zone d’Italia e alle province limitrofe, ha acquisito visibilità a seguito del forte incremento avvenuto dalla fine degli anni novanta e risente dei vasti cambiamenti legati ai fenomeni migratori degli ultimi anni. Sulla base di quanto elaborato in precedenza con l’adesione a due progetti europei e per uniformare l’azione degli enti pubblici e privati, la Provincia autonoma di Trento ha lavorato al fine di produrre dei documenti d’intesa, le linee guida e il relativo protocollo, con l’obiettivo di ottimizzare gli interventi sul territorio. Il progetto ha inoltre consentito il consolidamento della rete, già operante a livello locale. La metodologia utilizzata per la realizzazione del progetto ha implicato ed implica un lavoro di rete e coordinamento tra soggetti pubblici e privati (Provincia autonoma, Enti locali, Servizi sociali, Terzo settore, Magistratura, Forze dell’ordine), in una collaborazione continuativa tra servizi sociali, strutture preposte all’accoglienza e agli inserimenti lavorativi, sportelli informativi e Forze dell’Ordine e le unità di strada che operano in modo diretto con le vittime di tratta. L’obiettivo del progetto è quello di assicurare un percorso di protezione e assistenza attraverso un supporto individualizzato alla scelta di fuoriuscita dalla condizione di tratta e la realizzazione del programma di assistenza e integrazione sociale volto anche all’ottenimento dello speciale permesso di soggiorno di cui all’art. 18 del D. Lgs. 286/1998. L’attivazione del percorso di protezione sociale deve consentire alla persona che ne beneficia di acquisire competenze utili per il raggiungimento dell’autonomia economica e lavorativa e di una integrazione sociale basata sulla dignità e sul rispetto della progettualità individuale (eventualmente anche nella scelta di un rimpatrio nel paese d’origine). Partendo da questi presupposti, la Provincia, attraverso il Cinformi del Servizio Politiche sociali e abitative, ha stipulato, ai sensi della legge provinciale 2 maggio 1990, n. 13, riguardante “Interventi nel settore dell'immigrazione straniera extracomunitaria”, due convenzioni con l’Associazione Centro Italiano Femminile (CIF) e con la Cooperativa Punto d’Approdo per la gestione del progetto provinciale relativo a percorsi di fuoriuscita delle vittime di tratta. Le convenzioni, con decorrenza 1° gennaio 2008 - 31 dicembre 2008, sono state stipulate alla luce della specifica esperienza maturata nel campo dell’assistenza alle vittime di tratta da parte dei due soggetti convenzionati. Nel dettaglio l’Associazione CIF si occuperà di: informazioni e primo orientamento relativamente al tema della tratta; informazioni e orientamento sociale e giuridico degli utenti del Drop in di Rovereto; informazioni e orientamento sociale e giuridico tramite contatto in strada delle donne vittime di tratta; supporto linguistico culturale alle donne vittime di tratta; redazione di materiale informativo, anche plurilingue, di interesse del Cinformi; collaborazione con gli altri operatori nell’espletamento delle attività previste del Cinformi e con gli altri soggetti pubblici e privati che si occupano di tratta. Mentre la Cooperativa Punto d’Approdo, con il sostegno anche del Comune di Rovereto, erogherà servizi riguardanti: gestione di alloggi protetti; interventi educativi mirati a favore di donne straniere vittime di tratta, per una loro integrazione sociale nel territorio trentino e per il raggiungimento della loro autonomia economica e lavorativa.

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Pubblicato il: Giovedì, 07 Agosto 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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