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Cittadini “a punti”

29/07/2011

La permanenza in Italia sarà vincolata a un “budget” minimo di punti a disposizione, pena l'espulsione

È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto presidenziale che disciplina l’”Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato”.
Lo strumento prevede per lo straniero un percorso formativo di due anni per l’acquisizione della conoscenza di base della lingua italiana, dell'organizzazione delle istituzioni pubbliche e della vita civile in Italia. Accettando l'accordo, inoltre, lo straniero è obbligato a rispettare i principi della Carta dei valori istituita con decreto del ministro dell'Interno nel 2007.
Sedici sono i crediti iniziali. Possono essere incrementati attraverso l'acquisizione percorsi di formazione professionale, conseguimento di titoli di studio, iscrizione al Ssn, stipula di un contratto d'affitto o di acquisto di un immobile, volontariato. Ma possono essere anche decurtati, ad esempio, a causa di una condanna penale anche non definitiva, se sottoposti a misure di sicurezza personali o per aver commesso gravi illeciti amministrativi o tributari.
Se a un mese dal termine del biennio sono stati raggiunti i 30 crediti, l'accordo viene considerato adempiuto. Se, invece, i crediti sono superiori a 16 e inferiori a 30, l'accordo viene prorogato di un anno per dare la possibilità di raggiungere i 30 crediti. Infine, se sono pari o inferiori a zero, scatta l'espulsione.
La norma riguarda tutti gli stranieri dai 16 anni di età in su, entrati in Italia per la prima volta, che chiedono un permesso di soggiorno superiore a un anno.
Sono esonerati quelli che presentano patologie o handicap che limitano gravemente l'autosufficienza o tali da determinare gravi difficoltà all'apprendimento linguistico e culturale, le vittime della tratta, di violenza o grave sfruttamento, per le quali l'accordo è sostituito dal completamento del percorso di protezione sociale.
L’Accordo, previsto dall’articolo 4-bis, comma 2, del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, è stato introdotto con la legge 94 del 2009.

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Pubblicato il: Venerdì, 29 Luglio 2011 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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