Vai menu di sezione

Carta Blu, “istruzioni per l'uso”

17/12/2012

In una circolare chiarimenti sul riconoscimento in Italia delle professioni altamente qualificate

Con una recente circolare il ministero dell’Interno fornisce chiarimenti in merito alla concreta applicazione dell’art. 27 del Testo Unico sull’immigrazione che riguarda nello specifico il riconoscimento delle qualifiche professionali. La circolare ricorda che ai fini del rilascio della Carta Blu Ue e del correlato ingresso e soggiorno dei lavoratori stranieri altamente qualificati, per periodi superiori a tre mesi ed al di fuori del sistema delle quote, è necessario il possesso del “titolo di istruzione superiore rilasciato da autorità competente nel Paese dove è stato conseguito che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale e della relativa qualifica professionale superiore, come rientrate nei livelli 1,2 e 3 della classificazione Istat delle professioni CP 2011 e successive modificazioni, attestata dal Paese di provenienza e riconosciuta in Italia”.
La circolare fornisce difatti chiarimenti sulla procedura da utilizzare nel caso di qualifiche professionali regolamentate e nel caso di qualifiche professionali non regolamentate in Italia, con indicazione, per tale fattispecie, dei contenuti della correlata domanda, da presentare con apposito modulo allegato alla circolare.
Ai fini del riconoscimento delle qualifiche professionali regolamentate in Italia sono autorizzate a ricevere le domande ed a prendere le collegate decisioni le autorità competenti, come ad esempio il ministero della Salute per le professioni sanitarie, il dipartimento per le Politiche giovanili e le Attività sportive della presidenza del Consiglio dei ministri per le attività che riguardano il settore sportivo.
Per quanto riguarda le qualifiche professionali esistenti all’estero e non regolamentate in Italia, la direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo ha avviato intese con il ministero degli Affari esteri e con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che hanno condotto alla progettazione di una procedura dedicata che consentirà detto riconoscimento in tempi fisiologicamente brevi, pur nel rispetto del quadro ordinamentale di riferimento. La domanda per il riconoscimento della qualifica professionale regolamentata in Italia potrà essere presentata sia dal lavoratore straniero altamente qualificato sia dalla società che intende assumere un lavoratore straniero.

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Lunedì, 17 Dicembre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto