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Aumentano le domande per la cittadinanza italiana

17/07/2008

Sono state circa 40.000 le pratiche di richiesta di cittadinanza italiana esaminate nel corso del 2007 dalla Direzione centrale per i diritti civili

Sono state circa 40.000 le pratiche di richiesta di cittadinanza italiana esaminate nel corso del 2007 dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze tra concesse, respinte ed inammissibili. I dati arrivano direttamente dal ministero dell’Interno. Nel dettaglio, dal 1980 alla fine del 2007 sono stati oltre 246mila i cittadini stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. L’anno scorso hanno ottenuto il passaporto italiano circa 38.500 cittadini stranieri, mentre nel 2006 erano stati meno di 36mila. Di questi, 31.609 hanno ottenuto la cittadinanza italiana per matrimonio ed i restanti 6.857 per naturalizzazione (ovvero, a richiesta, dopo aver raggiunto i 10 anni di residenza nel territorio italiano). Tra le prime nazionalità di provenienza dei richiedenti la cittadinanza italiana vi sono Marocco (3.850), Romania (3.509), Albania (2.605), Argentina (2.410), Brasile (1.928), Ucraina (1.389), Cuba (1.355) e Polonia (1.255). E in tema di cittadinanza, il ministro dell'Interno Maroni ha avanzato l'ipotesi di concederla ai bambini che vivono nei campi nomadi e per i quali non è possibile risalire all'identificazione certa dei genitori. La proposta è emersa da un incontro nella sede dell'Unicef con le organizzazioni che costituiscono il “tavolo interassociativo” creato a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del “Pacchetto sicurezza” per verificare gli effetti del provvedimento sulla vita dei minori. Nei prossimi giorni – ha annunciato Maroni – sarà costituito un tavolo tecnico subito operativo fra il ministero dell'Interno e le 33 organizzazioni coordinate dall'Unicef che dovrà occuparsi del problema dei minori e dei nomadi che vivono nei campi. Dovrà basarsi – ha aggiunto il ministro – sui dati che sono arrivati e che arriveranno dai tre commissari straordinari di Roma, Milano e Napoli e potrà cominciare a costruire una base di intervento su tre punti specifici contenuti nell'ordinanza: le prestazioni sanitarie di urgenza, l'integrazione sociale e il piano di scolarizzazione dei minori.

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Pubblicato il: Giovedì, 02 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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