26/10/2011
Negli ultimi tre anni si è assistito ad un rallentamento della crescita degli iscritti nelle scuole italianeAlunni immigrati in Italia
Gli alunni con cittadinanza non italiana costituiscono una realtà ormai strutturale in Italia. Da 59.389 presenze dell’anno scolastico 1996/97 si è passati alle 711.064 del 2010/11. Negli ultimi tre anni però si è assistito ad un rallentamento della crescita degli iscritti, quasi dimezzata rispetto agli anni precedenti. Se dal 2002/03 al 2007/08 l’incremento è stato di 60-70mila unità per ciascun anno, nell’anno scolastico 2010/11 l’incremento degli alunni con cittadinanza non italiana è stato inferiore alle 38mila unità.
Questi sono alcuni dei dati principali che emergono dal rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana. Anno scolastico 2010/2011” realizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e dalla Fondazione Ismu. Il rapporto offre una fotografia dettagliata della popolazione scolastica con cittadinanza non italiana in Italia nell’anno scolastico 2010/2011. Attualmente gli alunni stranieri corrispondono al 7,9% del totale della popolazione studentesca. È la scuola primaria a raccogliere la maggioranza degli iscritti con 254.644 presenze (il 9% sul totale degli iscritti alle primarie), anche se l’aumento più significativo nell’ultimo decennio ha riguardato le scuole secondarie di secondo grado.
Il rapporto evidenzia un aumento degli alunni immigrati nati sul territorio italiano. Nell’anno scolastico 2007/08, rappresentavano il 34,7% degli alunni con cittadinanza non italiana, nel 2010/11 il 42,1% per un totale di 299.565 presenze. Rispetto alla provenienza degli alunni immigrati, i più numerosi sono quelli provenienti dalla Romania con 126.452 presenze. Seguono gli albanesi (99.205) e i marocchini (92.542). Tra le novità rilevate dal rapporto c’è l’aumento degli alunni originari della Moldavia, che passano dai 12.543 alunni nel 2007/08 agli attuali 20.580, ma anche dall’India e dall’Ucraina. La Lombardia si conferma la prima regione per il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana. Il 24,3% del totale degli alunni immigrati, infatti, è iscritto nelle scuole lombarde (173.051 studenti). Seguono il Veneto, con l’11,9% (84.914 studenti), e l’Emilia Romagna con l’11,6% (82.634 studenti).
Secondo il rapporto, nell’anno scolastico 2010/2011 si registra un aumento degli iscritti alle secondarie di secondo grado. Gli studenti con cittadinanza non italiana presenti nelle scuole secondarie di secondo grado in Italia sono 153.513 (mentre gli italiani sono 2.510.171), 10.289 in più rispetto all’anno scolastico precedente. Gli studenti stranieri frequentano prevalentemente gli istituti professionali (62.080) e gli istituti tecnici (58.340). Minore è la loro presenza nei licei (28.675) e nell’istruzione artistica (4.418). A registrare la maggiore incidenza sono gli istituti professionali con 11,4 stranieri ogni 100 alunni iscritti.
“Tra gli italiani e gli stranieri – afferma il rapporto - emergono notevoli differenze nelle preferenze scolastiche, differenze che rendono ancora più evidente il fenomeno della canalizzazione formativa degli stranieri. Mentre infatti gli alunni con cittadinanza non italiana si concentrano negli istituti professionali (40,4%) e negli istituti tecnici (38%), seguiti a distanza dai licei (18,7%), gli italiani invece prediligono i licei (43,9%) e gli istituti tecnici (33,2%) e, in misura minore, quelli professionali (19,2%)”.