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Acquisizioni di cittadinanza in aumento

01/06/2023

ISMU: nel 2022 crescita del 9,7% rispetto al 2021

Tornano a crescere le acquisizioni di cittadinanza italiana. Secondo l’analisi di Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) basata sui più recenti dati Istat ed Eurostat, nel 2022 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana sono stati in totale oltre 133 mila (per il 50,9% femmine e per il 49,1% maschi), il 9,7% in più rispetto al 2021, anno in cui si sono registrati 121.457 nuovi cittadini. In media, nel 2022, è divenuto italiano uno ogni 38 stranieri residenti. Nell’ultimo decennio si è passati dai minimi del 2012 (65.383) ai picchi del 2015 con 178.035 e del 2016 con 201.591 acquisizioni, per poi scendere a 146.605 l’anno seguente (2017) e a 112.523 nel 2018, e infine tendenzialmente risalire – anche se in misura minore – durante gli ultimi quattro anni.

Quadro europeo
Dagli ultimi dati disponibili di Eurostat che si riferiscono al 2021, emerge che tra i Paesi dell’Unione Europea la Svezia è lo stato in cui si registra il maggior tasso annuo di acquisizione di cittadinanza (uno ogni 10 stranieri residenti), seguita dai Paesi Bassi (uno ogni 19) e dalla Romania (uno ogni 22), mentre l’Italia si posiziona al nono posto. Interessante notare che l’Italia dal 2014 al 2021 è sempre oscillata fra il quinto e il decimo posto in classifica.

Provenienze
Nel 2021 (ultimi dati disponibili) ad ottenere la cittadinanza italiana sono stati soprattutto albanesi (22.493), marocchini (16.588), rumeni (9.435), brasiliani (5.460), bangladeshi (5.116), indiani (4.489), pakistani (4.410), argentini (3.669, più del doppio rispetto al 2020, anno in cui se ne contavano 1.717), moldovi (3.633) ed egiziani (3.531). L’alto numero di acquisizioni da parte di brasiliani e argentini è dovuto alla possibilità di naturalizzazione per ius sanguinis e cioè grazie alla presenza di avi italiani.

Sito della Fondazione ISMU

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Pubblicato il: Giovedì, 01 Giugno 2023

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