16/01/2011
Tante bandiere di tutto il mondo hanno sfilato in Trentino per ricordare la giornata mondiale delle migrazioniA Lavis la giornata mondiale delle migrazioni
Dalla Romania e dal Brasile; dall'Ecuador e dalla Repubblica democratica del Congo; dal Pakistan e dall'Albania, dal Kossovo e dalla Bolivia: le bandiere e i costumi che si sono ritrovati questo pomeriggio a Lavis, per la Giornata mondiale delle migrazioni, vengono da tanti paesi diversi. Recano con sé storie di dolore e di speranza. Storie simili a quelle che ritroviamo nelle vicende dell'emigrazione trentina. La giornata è iniziata alle 14.30 nella piazza del mercato, per poi proseguire con la messa (3 immigrati su cinque, in Trentino, sono di fede cristiana), celebrata da don Lauro Tisi, nella parrocchiale del paese, presenti anche il sindaco Graziano Pellegrini e l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami. Poi la sfilata per le vie del paese, assieme alle associazioni di volontariato, alla banda sociale, ai vigili del fuoco volontari, a tutte quelle realtà, insomma, che animano il mondo dell'accoglienza e della solidarietà.
"Tante bandiere, qui, oggi - ha sottolineato l'assessore Beltrami, nel rivolgere un pensiero anche agli oltre 500 missionari e ai tanti altri trentini che vivono in ogni parte nel mondo -, bandiere di 'nuovi trentini' che sentono questa come la loro terra, dove far crescere i loro figli. Ad essi chiediamo di portare i nostri colori e i nostri simboli quando si ritrovano, quando festeggiano assieme, quando ritornano nei loro paesi di origine; ad essi chiediamo di essere orgogliosi di vivere qui, di conoscere da 'dentro' la nostra Autonomia - perché è garanzia di convivenza - e di fare proprio quanto di migliore vi è nella nostra cultura. Al tempo stesso, però, chiediamo anche ai migranti di portarci in dono il meglio delle loro culture, dei loro modi di vivere. Per uno scambio dal quale non possiamo che uscire entrambi arricchiti. Uno scambio che è un dono.
Costruiamo assieme - ha concluso l'assessore Beltrami - un domani di accoglienza, di solidarietà e di speranza."
La giornata è iniziata con il ritrovo presso la piazza del mercato, dove si sono date convegno le associazioni dei migranti, e assieme ad esse quelle che rappresentano l'emigrazione trentina all'estero, la Trentini nel mondo e l'Unione delle famiglie trentine all'estero, nonché quelle che animano con il loro impegno il mondo della solidarietà e dell'accoglienza, fra cui Atas, Caritas, San Vincenzo, Migrantes.
Quindi la messa, aperta da don Beppino Caldera, direttore del Centro missionario diocesano, che ha dato la parola anche al sindaco di Lavis Pellegrini, che ha ricordato come il tema indicato dal Papa per questa 90esima Giornata mondiale delle migrazioni sia 'Una sola famiglia umana'.
"E credo - ha sottolineato il sindaco - che proprio nell'aggettivo 'umana' si possa cogliere il senso più profondo della nostra esistenza in questa terra: rapporto umano, etica umana, solidarietà umana. La vita dell'emigrante non è un percorso che si abbraccia volentieri; spesso dietro alle migrazioni vi sono situazioni drammatiche, assieme al legittimo desiderio di migliorare le proprie condizioni di vita. A volte i territori faticano a confrontarsi con queste realtà. Ma se ognuno fa la propria parte, sarà possibile dare gioia a tanti."
"Se l'Occidente non è capace di ricevere - ha detto don Lauro Tisi, vicario del vescovo Bressan, nel corso della sua omelia - scomparirà. Perché chi non accoglie non vive. Se non sei capace di accogliere idee diverse, modi di vivere diversi, sei debole, fragile. Accogliere non è semplicemente un atto di carità, è l'unico modo che abbiamo per dare spessore alla vita."
Tanti momenti toccanti durante la funzione, nel corso della quale sono stati ricordate fra l'altro le tragedie avvenute in questi giorni in Brasile e Australia a causa delle alluvioni, le tensioni in Tunisia e in tanti altri paesi in guerra o dove la democrazia è assente, la difficile condizione dei Sinti, le persecuzioni che colpiscono le comunità cristiane nel mondo ma anche (da parte di uno dei portavoce delle comunità di emigrati presenti) il terribile incidente stradale che recentemente ha sconvolto le comunità di Lavis, Mezzolombardo e San Michele.
Quindi, la sfilata per le vie del centro, guidata dalla banda sociale di Lavis, e la festa conclusiva presso l'oratorio.