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3 mila stranieri vulnerabili in edilizia

19/05/2022

Accordo siglato fra governo e parti sociali

Formare e avviare al lavoro nel settore edile rifugiati e altri migranti vulnerabili, al fine di accompagnare il loro percorso verso l’autonomia e per sostenere la crescita trainata da super bonus e Pnrr. È il duplice obiettivo del protocollo d’intesa triennale firmato congiuntamente dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dal ministero dell’Interno, dal presidente di Ance (Associazione nazionale costruttori edili) e dai segretari generali di Fillea-Cgil, Filca Cisl e della Feneal Uil. Un documento alla cui elaborazione hanno collaborato anche Unhcr e Anci.  
Saranno circa 3 mila le persone coinvolte, fra richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea, titolari di protezione speciale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l’età adulta ed ex minori stranieri non accompagnati (MSNA).
I destinatari, individuati nei Centri di accoglienza straordinaria e nel Sistema di accoglienza e integrazione, saranno inseriti in percorsi di formazione e faranno esperienze sul campo con tirocini da svolgersi direttamente presso le imprese di settore. Per i minori stranieri non accompagnati e per coloro diventati nel frattempo maggiorenni sono previsti anche interventi pilota basati sull’attivazione di contratti di apprendistato.

Il sito del ministero dell'Interno

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Pubblicato il: Giovedì, 19 Maggio 2022

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