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231,5 milioni di migranti nel mondo

27/05/2014

Dall’inizio della crisi finanziaria globale è in crescita la migrazione Sud-Sud

Nel 2013, 231,5 milioni di persone vivevano in un paese diverso da quello di origine. Dal duemila, il numero totale dei migranti è aumentato di 57 milioni. Il 19% di questo incremento è stato registrato negli ultimi 3 anni. Le economie avanzate e l’Unione Europea restano le principali destinazioni, con il 51% delle presenze sul totale dei migranti. Tuttavia, dall’inizio della crisi finanziaria globale è in crescita la migrazione Sud-Sud e negli ultimi anni si sta assistendo anche ad una emigrazione verso i paesi emergenti di giovani istruiti provenienti dai paesi avanzati colpiti dalla crisi.
I dati emergono dal rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) 2014. Lo studio “World of Work 2014: Developing with Jobs” (“Il lavoro nel mondo 2014: l’occupazione al centro dello sviluppo”), fornisce un’analisi approfondita di 140 paesi in via di sviluppo ed emergenti. Secondo il rapporto, i paesi che hanno investito molto in occupazione di qualità a partire dai primi anni del duemila hanno registrato, ogni anno dal 2007, una crescita superiore di circa l’1% rispetto a quella di altre economie emergenti o in via di sviluppo. Ciò ha consentito di attenuare l’impatto della crisi mondiale del 2008. Lo studio rileva inoltre che gli investimenti in occupazione di qualità tendono ad essere accompagnati da una riduzione delle disuguaglianze dei redditi. “Lo sviluppo non è solo il risultato di fattori come l’export, il libero scambio e gli investimenti diretti stranieri”, sostengono i rappresentanti dell’Ilo. “Anche la protezione sociale, il rispetto delle norme fondamentali del lavoro e politiche che promuovono l’occupazione formale sono fattori decisivi per creare un’occupazione di qualità che migliori il livello di vita, incrementi il consumo interno e dia un impulso alla crescita globale. Le opportunità di lavoro dignitoso per le donne e gli uomini – prosegue l'Ilo – aiutano lo sviluppo e riducono la povertà”.
Al fine di massimizzare l’impatto delle migrazioni sullo sviluppo, il rapporto raccomanda alcune misure: promuovere l’integrazione economica dei migranti per favorire la migrazione regolare, avviare iniziative contro la xenofobia, la discriminazione e gli abusi, introdurre misure per migliorare l’informazione dei migranti prima della partenza e migliorare la qualità dell’occupazione in tutti i paesi per favorire flussi migratori più ordinati.

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Pubblicato il: Martedì, 27 Maggio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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