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200 quote per il Trentino

12/01/2011

La Commissione per l'impiego di Trento ha stabilito che le quote per il 2011 siano destinate alle "badanti"

La Commissione provinciale per l'impiego di Trento riunitasi oggi (12/01/2011) ha determinato che il fabbisogno di lavoratori non appartenenti all'Unione Europa da impiegare in provincia di Trento per l’anno 2011 è di 200 lavoratori, da occupare esclusivamente all'attività di assistenza alle persone affette da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza. Resta ferma la possibilità di conversione dei permessi di soggiorno nelle tipologie previste dal decreto flussi (studio, stagionali, permessi Ce, ecc.) secondo la disponibilità delle quote gestite a livello nazionale. Viene confermata inoltre la richiesta di 3000 quote per l'ingresso di lavoratori da impiegare in attività stagionali (agricoltura e turistico-alberghiero).
La scelta della Commissione di proporre al competente ministero un ingresso limitato per il Trentino di lavoratori non stagionali da impiegare in particolare all'assistenza alla persona nasce da una approfondita analisi dell'andamento del mercato del lavoro locale che evidenzia ancora una certa crisi. Tuttavia per il settore domestico, nonostante la recente procedura di regolarizzazione, la Commissione provinciale per l'impiego di Trento ha ritenuto ragionevole che possa sussistere ancora un fabbisogno di manodopera straniera esclusivamente per le attività di assistenza alla persona ritenendo, al riguardo, di prevedere una quota di ingressi da attribuire esclusivamente alle situazioni in cui il bisogno di cura ed assistenza alle persone risulti adeguatamente verificabile tramite idonea certificazione medica.

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Pubblicato il: Mercoledì, 12 Gennaio 2011 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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