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1.800 immigrati si sono rivolti a Caritas nel 2006

08/06/2007

Il 63% delle 2.447 persone che nel 2006 si sono rivolte ai CedAS, i Centri di Ascolto e Solidarietà della Caritas di Trento, sono immigrati appartenenti a 67 nazionalità diverse...

Il 63% delle 2.447 persone che nel 2006 si sono rivolte ai CedAS, i Centri di Ascolto e Solidarietà della Caritas di Trento, sono immigrati appartenenti a 67 nazionalità diverse. L’attività 2006 dei CedAS di Trento e Rovereto e dei servizi della Fondazione Comunità Solidale è contenuta nel Rapporto intitolato “Vicini a povertà diverse”, presentato recentemente. Quasi un terzo dell’utenza (27%) è rappresentato da italiani (660 persone), mentre i restanti due terzi, pari a 1.787 persone, sono immigrati. Si tratta prevalentemente di maschi provenienti soprattutto dall’Europa dell’est e dall’area maghrebina. La richiesta maggiore dei cittadini immigrati nel 2006 è stata di vestiario. Segue la richiesta di pacchi viveri, di un lavoro generico, soldi per viaggi al Paese di origine o per comunicare con parenti lontani. Sono invece 1.217 le persone che nel 2006 hanno usufruito dei servizi della Fondazione Comunità Solidale. Fra queste, 853 sono cittadini immigrati. Per quanto riguarda le persone provenienti da altri Stati, è rilevante la percentuale di coloro che provengono da Paesi extracomunitari rispetto a quelli aderenti alla Comunità europea: sono il 71% presso la Casa di Accoglienza di Trento, il 58% presso la Casa di Accoglienza di Rovereto e il 46% presso il Centro Diurno di Rovereto. I due Ostelli (a Trento e a Rovereto) si caratterizzano per avere un’utenza composta prevalentemente da immigrati provenienti da Paesi extra CEE. Le tipologie di disagio maggiormente manifestate e dichiarate sono il problema della ricerca di lavoro (44%) e quello dell’alloggio (24%).

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Pubblicato il: Mercoledì, 29 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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