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Natalità in Italia, cala il contributo degli stranieri

03/11/2023

Ma le statistiche risentono delle acquisizioni di cittadinanza

Ancora un record negativo per la natalità in Italia. Lo annuncia l’Istat, Istituto nazionale di statistica, con il report “Natalità e fecondità della popolazione residente - anno 2022”, diffuso a fine ottobre 2023.
Nel 2022 le nascite scendono a 393mila, registrando un calo dell’1,7% sull’anno precedente. La denatalità prosegue anche nel 2023: secondo i primi dati provvisori, a gennaio-giugno le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il numero medio di figli per donna scende a 1,24, evidenziando una lieve flessione sul 2021 (1,25); la stima provvisoria elaborata sui primi 6 mesi del 2023 evidenzia una fecondità pari a 1,22 figli per donna. Nel 2010 il numero medio di figli per donna aveva toccato il massimo relativo registrato nell’ultimo ventennio di 1,44.

Cala il contributo degli stranieri
I nati da genitori in cui almeno uno dei partner è straniero continuano a diminuire nel 2022, attestandosi a 82.216 unità e costituendo il 20,9% del totale dei nati. Dal 2012, ultimo anno in cui si è osservato un aumento sull’anno precedente, queste nascite sono diminuite di 25.789 unità.
I nati da genitori entrambi stranieri sono 53.079 (26.815 in meno sul 2012) e costituiscono il 13,5% del totale dei nati. I nati in coppia mista, passati da 28.111 nel 2012 a 29.137 nel 2022, presentano nel tempo un andamento tutt’altro che regolare.

Incidono le acquisizioni di cittadinanza
Il crescente grado di “maturità” dell’immigrazione nel Paese, testimoniato anche dal notevole aumento delle acquisizioni di cittadinanza italiana, rende sempre più complesso misurare i comportamenti familiari dei cittadini di origine straniera. Si riscontra, infatti, un numero rilevante di acquisizioni di cittadinanza proprio da parte di quelle collettività che contribuiscono in modo più cospicuo alla natalità della popolazione residente. Dai dati più recenti sulle acquisizioni emerge che, nel 2021, circa il 40% delle acquisizioni di cittadinanza da parte di donne straniere riguarda le collettività albanese, marocchina e rumena.

Natalità e gruppi nazionali
Considerando la cittadinanza delle madri, al primo posto si confermano i nati da donne rumene (11.804 nati nel 2022); seguono quelli da donne marocchine (8.744) e albanesi (7.768). Queste cittadinanze coprono il 38,6% delle nascite da madri straniere residenti.
Fra le altre curiosità, la propensione a formare una famiglia con figli tra concittadini (omogamia) è alta nelle comunità rumena, marocchina, albanese, bengalese e nigeriana.

Nota dell'Istat

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Pubblicato il: Venerdì, 03 Novembre 2023

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