Vai menu di sezione

“Aumentano intolleranza e razzismo”, lo dicono gli italiani

09/12/2019

Censis: “il 50,9% di chi pensa vi sia stato un aumento di razzismo lo attribuisce alle difficoltà economiche e all’insoddisfazione generale della gente”

Il 69,8% degli italiani è convinto che nell’ultimo anno siano aumentati gli episodi di intolleranza e razzismo verso gli immigrati. Il dato trova conferma trasversalmente ai territori e ai gruppi sociali, con valori più elevati al Centro (75,7%) e nel Sud (70,2%), tra gli over 65 anni (71%) e le donne (72,2%). Il quadro emerge dal 53° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, più precisamente nel capitolo “Sicurezza e cittadinanza”, presentato a inizio dicembre 2019. La ricerca interpreta i più significativi fenomeni socio-economici dell'Italia.
Tornando ai dati, il 50,9% di chi pensa vi sia stato un aumento degli episodi di razzismo – afferma il Censis – li attribuisce alle difficoltà economiche e all’insoddisfazione generale della gente. Il 35,6% invece li motiva con l’aumento della paura di essere vittima di reati; il 23,4% ritiene che dipendano dal fatto che ci sono troppi immigrati e il 20,5% pensa che gli italiani siano poco aperti e disponibili verso i migranti. Sembra essere tornato anche l’odio verso gli ebrei: un cittadino europeo su due considera l’antisemitismo un problema nel proprio Paese. In Italia a pensarla così è il 58% della popolazione.

La “cittadinanza digitale”
In Italia ci sono 1.401.000 famiglie composte da soli cittadini stranieri che rappresentano il 5,8% dei 24.335.000 nuclei familiari censiti dalla rilevazione di base Auditel. I componenti di questi nuclei non possono rinunciare allo smartphone, presente in tutte le abitazioni (mentre il dato tra i cittadini italiani è del 95,9%), né al collegamento a internet (il 97,8% contro l’83,4% degli italiani). Nell’88,3% delle case in cui vivono solo stranieri è presente almeno un televisore, ma in una famiglia su quattro i televisori sono almeno due, per un totale di 1.700.000 schermi. Il 25,3% dispone di almeno un apparecchio tv che consente di collegarsi al web (smart tv o apparecchio tradizionale dotato di un dispositivo esterno per la connessione) e il 26% possiede l’antenna satellitare. Per il resto, il corredo tecnologico delle loro case è meno ricco di quello delle abitazioni degli italiani. Solo il 20,4% ha una linea telefonica fissa (contro il 59,2% degli italiani), il 47,3% ha un pc o un tablet (il 62,3% tra gli italiani).

Vivacità imprenditoriale
Al primo semestre del 2019 i titolari di impresa nati all’estero che esercitano la propria attività in Italia sono 452.204 e rappresentano il 14,9% dei 3.037.661 titolari di impresa attivi nel Paese. L’81,1% di questi (367.104) proviene da un Paese non comunitario. Le imprese straniere sono enormemente cresciute anche negli anni della crisi: dal 2008 al 2019, mentre gli imprenditori italiani diminuivano del 16,3%, quelli stranieri sono aumentati del 48,4% (quelli non comunitari del 57,6%). Le città metropolitane si trovano ai vertici del ranking provinciale costruito sulla base della numerosità dei titolari di impresa stranieri attivi: al primo posto si trova Roma, con 45.759 titolari di impresa nati all’estero, pari al 10,1% del totale, seguita da Milano (36.729, l’8,1%), Napoli (21.460, il 4,7%) e Torino (20.741, il 4,6%). In queste quattro aree metropolitane è concentrato il 27,5% del totale dei titolari di impresa stranieri. La graduatoria dell’incidenza degli imprenditori stranieri sul totale dei titolari di impresa invece è guidata da Prato, dove rappresentano il 47,3% del totale. Secondo un’indagine del Censis, il 76,7% degli imprenditori stranieri ha avuto precedenti esperienze come imprenditore in Italia o nel Paese di origine, il 71,9% ha almeno una persona alle proprie dipendenze, il 59,9% è in attività da più di tre anni e il 76,6% si dichiara del tutto (21,3%) o in parte (55,3%) soddisfatto dell’andamento della propria attività.

Sito del Censis

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Lunedì, 09 Dicembre 2019

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto