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Progetto “WhomeN”

11/06/2019

Integrazione socio-occupazionale di donne migranti a rischio di esclusione sociale

Offrire nuove opportunità e competenze a donne adulte a forte rischio di esclusione sociale per migliorare il loro livello di qualificazione e dunque la loro capacità di trovare un impiego ed integrarsi nella società. Questo lo scopo della ricerca “Studio qualitativo sui bisogni formativi delle donne a rischio di esclusione sociale” realizzata dal progetto WhomeN in 8 paesi europei (Bulgaria, Germania, Italia, Lettonia, Romania, Slovenia e Spagna). Sono 158 le donne migranti e rifugiate e con più di 45 anni che, secondo la ricerca condotta attraverso questionari quali-quantitativi, hanno un titolo di studio universitario, anche se solo il 38 per cento del totale ha un riconoscimento formale. Questo mancato riconoscimento costringe molte donne a fare un lavoro che non vogliono. Oltre il 64 per cento ha difficoltà a trovarne uno. Solo il 28 per cento ha invece un contratto a tempo indeterminato. Il problema principale per molte di loro è la conciliazione vita lavorativa e familiare ma anche la burocrazia e la discriminazione. L’importanza dei corsi di formazione è chiara per quasi tutte loro (l’82 per cento si dimostra interessata ai corsi) e molte di loro vedono la formazione anche come mezzo per creare reti, per uscire dall’isolamento, dalla solitudine e migliorare l’autostima. Inoltre, per le donne che vivono in aree rurali è molto più difficile ottenere un lavoro, frequentare corsi o svolgere tirocini pratici.

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Pubblicato il: Martedì, 11 Giugno 2019

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