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Profilazione razziale nei servizi di polizia, monito del Consiglio d’Europa

07/07/2020

“Costituisce una forma specifica di discriminazione razziale e deve essere espressamente vietata dalla legge”

La commissione del Consiglio d’Europa contro il razzismo (ECRI), composta da 47 Stati membri, mette in guardia contro la profilazione razziale e contro il razzismo e le disuguaglianze sistemiche. L’ECRI chiede ai governi europei di inviare un segnale forte e di agire con determinazione - anche se questi casi potrebbero essere solo eventi isolati - e ribadisce che la fiducia posta nella polizia dall’insieme della società rafforza la sicurezza di tutti.
"La profilazione razziale costituisce una forma specifica di discriminazione razziale e deve essere espressamente vietata dalla legge", ricorda l’ECRI. "Genera una sensazione di umiliazione e ingiustizia tra i gruppi che ne sono oggetto, porta alla loro stigmatizzazione, alla creazione di stereotipi negativi nei loro confronti e alla loro alienazione e ostacola le buone relazioni nelle comunità". Secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo, la profilazione razziale può portare a un “razzismo istituzionalizzato”.
L’ECRI esorta gli Stati membri del Consiglio d’Europa a prendere misure in questa area, dallo sviluppo di procedure di reclutamento che garantiscano che la composizione della polizia rifletta la diversità della popolazione, alla creazione di organismi totalmente indipendenti incaricati di indagare su presunti abusi commessi dalla polizia. "È essenziale creare una cultura di polizia secondo la quale gli abusi di natura razzista non trovano posto nelle agenzie preposte all’applicazione della legge e in cui il razzismo sia prevenuto e combattuto attivamente in qualsiasi circostanza", sottolinea l’ECRI.
A tutti i responsabili politici degli Stati membri del Consiglio d’Europa viene chiesto di inviare un messaggio chiaro di tolleranza zero e di agire in modo efficace contro il razzismo e la discriminazione nelle attività di polizia e in altre aree. Questo per "far avanzare l’attuazione delle raccomandazioni dell’ECRI e per far conoscere meglio la dimensione storica del razzismo e delle disuguaglianze, soprattutto il colonialismo e la schiavitù, i cui lasciti hanno avuto degli effetti in tutta Europa".

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Pubblicato il: Martedì, 07 Luglio 2020

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