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Permesso UE e presenza in Italia

19/12/2019

Ecco cosa prevede la normativa

I cittadini stranieri che sono in attesa di rilascio di un permesso UE devono soddisfare determinati requisiti di presenza in Italia. Entrando in dettaglio, non è possibile trovarsi al di fuori del territorio italiano per oltre 6 mesi consecutivi e comunque per oltre 10 mesi in un periodo di 5 anni, salvo che detta interruzione sia dovuta alla necessità di adempiere agli obblighi militari, a gravi e documentati motivi di salute ovvero ad altri gravi e comprovati motivi.
Se si è già in possesso di un permesso UE e si deve, ad esempio, aggiornare i propri dati, la Questura è tenuta a verificare le assenze dal territorio italiano. Il permesso UE può essere ritirato quando la persona è stata in uno Stato esterno alla Unione Europea per oltre un anno oppure in uno stato UE oltre i 6 anni (in questo caso solo se motivati).
Se si è già in possesso della carta soggiorno legata a famigliare italiano, non è possibile uscire dall’Italia per oltre 6 mesi o, in casi particolari e motivati, 1 anno.
In attesa del rilascio della carta permanente con famigliare italiano, la Questura verifica le assenze, che non possono superare i 6 mesi consecutivi. Il tempo di assenza complessivo non può comunque superare i 2 anni.
Non è comunque possibile rinnovare o prorogare il permesso di soggiorno quando risulta che lo straniero ha interrotto il soggiorno in Italia per più di sei mesi continuativi o, per i permessi di durata almeno biennale, per più della metà della durata del permesso di soggiorno (salvo gravi motivazioni).

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Pubblicato il: Giovedì, 19 Dicembre 2019 - Ultima modifica: Venerdì, 20 Dicembre 2019

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