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Istat: “Ripartono le migrazioni”

13/04/2022

Italia, cresce il saldo migratorio; l’analisi dell’Istituto italiano di statistica

In Italia nel 2021 le migrazioni, sia interne sia con l’estero, risultano in rialzo dopo che nel 2020, a causa della pandemia, erano state frenate dalla prescrizione di barriere all'ingresso dei confini nazionali e dalle limitazioni imposte al movimento interno. Lo afferma l’Istat, Istituto nazionale di statistica, nel report “Indicatori demografici anno 2021”.
Nel 2021 il saldo migratorio netto con l’estero sale a 2,7 per mille abitanti, da 1,5 per mille nel 2020, risultando così superiore anche a quello riscontrato nel 2019 (2,6 per mille).
In attesa di analisi più approfondite – afferma l’Istat – sono tre per il momento le possibili chiavi di lettura alla base della recente congiuntura delle migrazioni internazionali con l’Italia:

- la ripresa economica e la crescita dell’occupazione;
- l’alto livello di welfare del Paese sul versante sanitario rispetto al quadro di incertezza internazionale nel contrasto alla pandemia;
- l’emanazione di politiche molto restrittive (legate alla Brexit) da parte del Governo britannico nel rilascio dei visti di ingresso nel Regno Unito che potrebbe aver fatto salire l’Italia nella classifica delle mete di destinazione favorite da parte dei migranti.

Più in generale, in Italia la popolazione residente è in riduzione costante dal 2014, quando risultava pari a 60,3 milioni. Al 1° gennaio 2022, secondo i primi dati provvisori, la popolazione scende a 58 milioni 983 mila unità cosicché nell’arco di 8 anni la perdita cumulata è pari a 1 milione 363 mila. Di tale ammontare complessivo - afferma l'Istat - i comportamenti demografici emersi nel corso del solo 2021 sono responsabili per un calo di 253 mila unità.

Leggi il report “Indicatori demografici anno 2021”

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Pubblicato il: Mercoledì, 13 Aprile 2022

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