25/07/2023
Nell’ambito della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni
25/07/2023
Nell’ambito della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni
È stato chiamato “Processo di Roma” il percorso pluriennale di interventi in materia di immigrazione e sviluppo sostenibile lanciato nell’ambito della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni riunitasi recentemente a Roma su iniziativa del Governo italiano. Hanno partecipato i leader di quasi tutti gli stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati UE di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa, i vertici delle istituzioni europee e delle istituzioni finanziarie internazionali. Lo scopo era affrontare le emergenze e lanciare una strategia di sviluppo condivisa.
La premessa alla base del “Processo di Roma” è l’importanza di lavorare sullo sviluppo, perché – è stato detto al termine della Conferenza – il tema delle migrazioni oggi è un tema del quale vanno soprattutto rincorse e comprese le cause.
Fra i cardini della piattaforma strategica di interventi, fermare le reti di trafficanti (rafforzando la cooperazione tra le forze di polizia e le autorità giudiziarie), promuovendo al contempo percorsi sicuri e legali; migliorare le procedure di asilo e di gestione; ripartire equamente gli oneri per i Paesi che ospitano i rifugiati; aiutare i Paesi che più di tutti si stanno facendo carico di chi scappa dalla guerra, dal terrorismo e ha bisogno di vedere rispettato il diritto internazionale.
Inoltre, si intende rafforzare, nei Paesi di partenza dei migranti, le iniziative soprattutto di lotta alla povertà e di protezione sociale, creare posti di lavoro e favorire lo sviluppo delle competenze, sostenere la formazione, un'istruzione di qualità, l'imprenditorialità e garantire i servizi essenziali.
(foto: Governo italiano)