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Immigrazione, la fotografia di Caritas/Migrantes

08/11/2023

Oltre 5 milioni di cittadini stranieri residenti in Italia

Al 1° gennaio 2023 le stime dell’ISTAT indicano la presenza di 5.050.257 cittadini stranieri residenti in Italia, in lieve aumento rispetto ai dati definitivi riferiti all’anno precedente (5.030.716), in maggioranza nel Nord Italia (59,1% dei residenti totali). Quanto alle principali nazionalità, oltre alla consolidata prima posizione dei cittadini rumeni e alle successive seconda e terza dei cittadini marocchini e albanesi (che si attestano all’8,4% e all’8,3% del totale), si nota sempre più un avvicendamento delle provenienze asiatiche (del Sud Est, in particolare): quelle di più storica presenza (come Cina e Filippine) sono in decremento, mentre quelle di più recente arrivo (come Bangladesh e Pakistan) stanno consolidando il loro percorso migratorio in Italia.
I dati emergono dalla XXXII edizione del Rapporto Immigrazione realizzato da Caritas Italiana e Fondazione Migrantes.

Natalità
I nuovi nati stranieri dal 2012 al 2021 sono diminuiti del 28,7%, passando da quasi 80 mila a meno di 57 mila: è ormai da un decennio che il numero di nuovi nati stranieri diminuisce costantemente e sempre più (-5% negli ultimi due anni).

Scuola
Il totale degli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2021/2022 ammonta a 872.360 e la percentuale dei nati in Italia cresce sempre più sino ad arrivare al 65,6%, con punte ancora più alte per alcune nazionalità, come la cinese (88%), la marocchina e la filippina (entrambe oltre il 75%).

Lavoro
Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, per quelli non UE il tasso di occupazione si è attestato su valori leggermente inferiori alla media (59,2% contro il 60,1%). In riferimento alle tipologie contrattuali, l’87% degli occupati stranieri è un lavoratore dipendente e il restante 12,9% ha un contratto di lavoro autonomo. Il 75,2% degli occupati non UE svolge la professione di operaio (contro il 31,6% degli italiani), mentre solo 1 su 10 è un impiegato e appena lo 0,1% è dirigente. Fra le maggiori criticità figura lo scarso coinvolgimento delle donne non UE nel mercato del lavoro in Italia.

Per approfondire: XXXII Rapporto Caritas/Migrantes

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Pubblicato il: Mercoledì, 08 Novembre 2023

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