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Immigrazione in Italia, aumentano i cittadini non comunitari

20/11/2023

I dati dal report dell'Istituto nazionale di statistica

Al 1° gennaio 2023 in Italia sono circa 3 milioni e 700 mila (per la precisione 3.727.706) i cittadini non comunitari con regolare permesso di soggiorno. Nel 2022 sono stati rilasciati 449.118 permessi, una cifra che non si registrava da oltre 10 anni. Rispetto al 2022, sono aumentati del 4,7%. I dati arrivano dal report ISTAT “Cittadini non comunitari in Italia - anni 2022-2023”.
L’incremento è quasi del tutto imputabile alle nuove presenze dall’Ucraina (+66,5%), ma crescono anche i permessi per lavoro e quelli per studio, che registrano un picco di oltre 25mila unità, dato che non si registrava dal 2013.
Alcune collettività fanno registrare delle lievi diminuzioni. Si tratta degli albanesi (-1,8% rispetto al 1° gennaio 2022) e dei marocchini (-2,2%), nazionalità per le quali, a fronte di nuovi ingressi, si registrano però anche numerose acquisizioni di cittadinanza che consentono ai “nuovi cittadini” di risiedere in Italia senza la necessità di un permesso di soggiorno.
Il decremento relativo più importante si registra per i cittadini della Moldova (-5,5%). Si evidenzia una lieve diminuzione anche per la Cina (-2,2%), Paese per il quale le acquisizioni di cittadinanza sono contenute. Cresce invece il numero dei cittadini del Pakistan e del Bangladesh.
Le persone con permesso di soggiorno in Italia hanno un’età media di poco più di 35 anni e una struttura di genere nell’insieme equilibrata (nel 49,8% dei casi si tratta di donne), anche se poi si riscontrano evidenti sbilanciamenti di genere all’interno delle singole collettività: ad esempio, tra i cittadini europei le donne rappresentano il 61,5%, mentre sono circa il 39% tra le comunità africane.
I minori rappresentano una quota ampia della popolazione non comunitaria con regolare permesso di soggiorno: sono il 20,6% del totale. L’incidenza di bambini e ragazzi sull’insieme delle presenze è particolarmente rilevante per le cittadinanze africane (circa il 29,2% del totale). Per l’Africa del Nord la quota di bambini e ragazzi supera il 31%, con un valore massimo tra gli egiziani per i quali i minori sono oltre il 43% dei regolarmente presenti.
Le persone con più di 60 anni costituiscono appena il 10,8% del totale ma si arriva al 22,2% tra i cittadini dell’Ucraina. I nuovi arrivi dall’Ucraina a seguito della guerra hanno contribuito a ringiovanire la struttura per età della collettività: lo scorso anno gli ultrasessantenni rappresentavano il 29%.
I cittadini non comunitari si concentrano per lo più nel Centro-nord. Al 1° gennaio 2023 la Lombardia ospita da sola il 25,9% degli stranieri con permesso di soggiorno e la provincia di Milano il 12,8%, ossia la quota più alta tra le province e anche tra le regioni, davanti all’Emilia Romagna (11,1%) e al Lazio (11,3%). Nel Mezzogiorno la presenza non comunitaria è decisamente più limitata, risultando pari al 15,3% dei permessi rilasciati o rinnovati.

Per approfondire: nota dell’Istituto nazionale di statistica

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Pubblicato il: Lunedì, 20 Novembre 2023 - Ultima modifica: Giovedì, 23 Novembre 2023

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