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Green Pass, successo fra i lavoratori domestici

17/12/2021

Ricerca realizzata dal Censis tra le famiglie associate ad Assindatcolf

I lavoratori domestici nelle case degli italiani hanno generalmente il Green Pass, almeno guardando alle famiglie datrici di lavoro associate ad Assindatcolf, l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico. Il dato relativo al possesso del Green Pass da parte dei lavoratori domestici, infatti, è riferito al 94,8% delle famiglie associate. Solo nel 3,3% delle famiglie il collaboratore ne è sprovvisto e una percentuale inferiore all’1% non lo sa.
I dati emergono dalla ricerca “Welfare, lavoro domestico e Green Pass”, realizzata dal Censis per Assindatcolf. La rilevazione ha riguardato un campione di famiglie associate a Assindatcolf, in prevalenza coppie con figli (il 47,5% del totale), per il 50% con una età superiore ai 60 anni e per il 70% di sesso femminile. Marcata l’incidenza, tra le persone più anziane, di chi vive da solo (il 57,0% degli over 75).
Tornando ai risultati, appare superata anche la prova del controllo del Green Pass: il 72,9% dei datori di lavoro ha effettuato senza difficoltà la verifica del possesso della certificazione da parte del proprio collaboratore. Il 15,3% considera inutile la verifica, perché conosce già la condizione sanitaria del lavoratore e nutre fiducia nei suoi confronti. Il 6,9% invece ritiene inutile il controllo e lo considera l’ennesima incombenza che grava sulle famiglie.
Il 95,6% dei lavoratori ha ottenuto il Green Pass con la vaccinazione, l’1,3% in seguito al referto del tampone negativo, il 2% perché è guarito dopo aver contratto l’infezione.

Fra agli risultati della ricerca, per una famiglia su tre in concomitanza con l’emergenza sanitaria sono diminuiti i servizi di cura e assistenza.
Per quanto riguarda le faccende domestiche, il carico pesa di più sulle donne, anche in età avanzata e anche tra le famiglie che si avvalgono di un collaboratore.

Nota di Assindatcolf

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Pubblicato il: Venerdì, 17 Dicembre 2021

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