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Covid ed economia, immigrati più colpiti

15/10/2021

Gli stranieri producono il 9% del PIL; ecco i dati del Rapporto Leone Moressa sull’economia dell’immigrazione

La crisi Covid ha colpito sinora soprattutto i lavoratori precari e le filiere caratterizzate da ampio utilizzo di lavoro stagionale (come turismo e agricoltura). Per questo, gli stranieri hanno subito una perdita del tasso di occupazione (-3,7 punti) molto più forte rispetto a quella degli Italiani (-0,6 punti). Nonostante questo, i migranti producono il 9% del PIL e risultano determinanti in molti settori. I dati emergono dal Rapporto annuale 2021 sull’economia dell’Immigrazione a cura della Fondazione Leone Moressa, presentato (15/10/2021) alla Camera dei Deputati.

Stranieri stabili, ma natalità in calo
Dopo i forti aumenti dei primi anni 2000, la popolazione straniera in Italia è sostanzialmente stabile dal 2014. Oggi gli stranieri residenti sono 5 milioni, l’8,5% della popolazione (e superano il 10% in molte Regioni). Tuttavia, da 10 anni cala la natalità e nel 2020 è aumentata la mortalità (effetto Covid). Il saldo migratorio (differenza arrivi-partenze) è ancora positivo, ma a livelli più bassi che in passato.

Crollo degli ingressi per lavoro
Se fino al 2010 si registravano più di 500 mila nuovi Permessi di soggiorno ogni anno, negli ultimi anni si è registrato un calo drastico. E nel 2020 si è toccato il picco minimo, con (solo) 106 mila Permessi. Di questi, la maggior parte è per motivi familiari (58,9%), mentre quelli per lavoro sono appena 10 mila (meno del 10% del totale).

Lavoratori stranieri più colpiti dall’emergenza Covid
Gli occupati stranieri in Italia nel 2020 sono 2,35 milioni, in calo (-6,4%) rispetto al 2019 (per gli Italiani la variazione è stata -1,4%). Tra i 456 mila posti di lavoro persi nel 2020, un terzo riguarda lavoratori stranieri, in prevalenza donne. Per la prima volta, quindi, il tasso di occupazione degli stranieri (57,3%) scende al di sotto di quello degli italiani (58,2%). A livello territoriale, il tasso di occupazione degli stranieri è diminuito maggiormente nel Nord Ovest (-5,3 punti) e nelle Isole (-7,0 punti). Al Nord Est, invece, si è registrata la più alta diminuzione nel tasso degli italiani (-1,3 punti).

L’imprenditoria immigrata non conosce crisi
La crisi Covid non ha fermato l’espansione di imprese a conduzione immigrata. Nel 2020 gli imprenditori nati all’estero sono 740 mila, pari al 9,8% del totale e in aumento rispetto al 2019 (+2,3%). Rispetto al 2011, i nati all’estero sono aumentati del 29,3%, mentre i nati in Italia hanno registrato un -8,6%. Le nazionalità più numerose sono Cina, Romania, Marocco e Albania, ma la crescita più significativa si registra tra i nati in Bangladesh, Pakistan e Nigeria. L’incidenza maggiore si registra nell’edilizia (16,0% degli imprenditori del settore).

Impatto fiscale: più benefici che costi
I contribuenti stranieri in Italia sono 2,3 milioni e nel 2020 hanno dichiarato redditi per 30,3 miliardi e versato Irpef per 4,0 miliardi. Sommando le altre voci di entrata per le casse pubbliche (Irpef, IVA, imposte locali, contributi previdenziali e sociali, ecc.), si ottiene un valore di 28,1 miliardi. Dall’altro lato, si stima un impatto per la spesa pubblica per 27,5 miliardi. Il saldo, dunque, è positivo (+600 milioni). Gli stranieri sono giovani e incidono poco su pensioni e sanità, principali voci della Spesa Pubblica. Ma i lavori poco qualificati e la poca mobilità sociale possono portare nel lungo periodo ad un peggioramento della situazione.

Il quadro in Trentino
In provincia di Trento, nel 2020, gli occupati stranieri sono circa 20.000, con un’incidenza sul totale degli occupati pari all’8,5%; gli occupati italiani sono invece circa 216.500. La differenza percentuale del tasso di occupazione dei migranti tra il 2019 e il 2020 è pari a -3% (circa 1.600 posti di lavoro in meno), non distante dal calo medio nazionale (-3,7%). Più contenuto il calo degli occupati fra gli italiani: -1% (circa 2.100 posti di lavoro in meno), anche in questo caso dato non distante dalla media nazionale (-0,6%).
Gli imprenditori stranieri in Trentino nel 2020 sono 5.142, con un’incidenza del 6,8% sul totale e una crescita del 3,8% rispetto al 2019.
I contribuenti nati all’estero sono 63.058, con un’incidenza del 14,7% sul totale dei contribuenti. Il reddito medio dei contribuenti nati all’estero ammonta a 13.330 euro, 10.780 euro in meno rispetto al reddito medio dei contribuenti italiani.

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Pubblicato il: Venerdì, 15 Ottobre 2021 - Ultima modifica: Martedì, 19 Ottobre 2021

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