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Covid-19, Consiglio d’Europa e Unhcr: “Coinvolgere rifugiati qualificati”

15/04/2020

“Il Passaporto europeo EQPR può aiutare a costituire un pool qualificato di operatori sanitari”

Il Consiglio d’Europa e l’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, incoraggiano gli Stati ad avvalersi del supporto che i rifugiati qualificati in ambito medico possono fornire ai sistemi sanitari nazionali nella lotta al Covid-19.
Ci sono attualmente in Europa – si legge in una nota del Consiglio d’Europa – rifugiati e richiedenti asilo con le competenze e la corrispondente esperienza disposti a partecipare e a fornire il loro aiuto. Tuttavia, la maggior parte delle professioni sanitarie è rigorosamente regolamentata e le autorità sanitarie nazionali competenti devono rilasciare le necessarie autorizzazioni.
Il Passaporto europeo EQPR – affermano Consiglio d’Europa e Unhcr – può aiutare a costituire un pool qualificato di operatori sanitari rifugiati le cui competenze saranno state preventivamente valutate, il che consentirà alle autorità sanitarie nazionali di determinare come impiegare nel modo migliore le risorse che rappresentano i rifugiati, se e quando necessario. L’Unhcr si sta impegnando con i propri partner per trovare modi innovativi per contattare le comunità di rifugiati, individuare gli operatori sanitari desiderosi di partecipare e facilitare il loro accesso ai test online. Sia il Consiglio d’Europa che l’Unhcr hanno già avviato i lavori con i partner dei Centri nazionali per il riconoscimento delle qualifiche professionali, al fine di identificare i professionisti sanitari nelle comunità di rifugiati e aiutare a valutare le loro competenze e qualifiche tramite questo programma.

Il Passaporto europeo EQPR
L’EQPR è stato lanciato nel 2017 dal Consiglio d'Europa per aiutare gli Stati a valutare le qualifiche dei rifugiati e agevolare la loro integrazione. Coinvolge centri per il riconoscimento accademico di 10 paesi (Armenia, Bosnia-Erzegovina, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia e Regno Unito), autorità pubbliche e l'Unhcr. Riceve sostegno finanziario da Belgio (governo fiammingo), Georgia, Grecia, Italia, Monaco e Norvegia. Oltre 500 rifugiati hanno finora beneficiato del programma in tutta Europa.

Nota del Consiglio d'Europa

Nota dell'Agenzia Onu per i rifugiati

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Pubblicato il: Mercoledì, 15 Aprile 2020

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