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Commercio ambulante, maggioranza migrante

28/08/2019

Gli imprenditori stranieri sono il 56% dei 183mila operatori del settore in Italia

Con oltre 183mila operatori, il 22% delle imprese commerciali del Paese, il commercio in sede mobile si conferma in Italia come un canale di vendita sempre più complementare sia al dettaglio in sede fissa, sia alla grande distribuzione. Il 95% di queste attività (175mila) è costituito da micro-imprese individuali. A disegnare la mappa del fenomeno sono i dati (al 30 giugno 2019) elaborati da Unioncamere-InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
A trainare il settore è la forte presenza di operatori stranieri tra gli imprenditori, di poco inferiore alle 100mila unità e pari al 56% del totale. Tra i paesi di provenienza degli ambulanti stranieri, quello che presenta di gran lunga il maggior numero di imprenditori è il Marocco (36mila) che concentra quasi il 40% degli ambulanti stranieri a livello nazionale. Seguono a distanza Senegal e Bangladesh, con consistenze analoghe (circa 15mila imprese).
Tornando al quadro complessivo (ambulanti italiani e stranieri), sotto il profilo settoriale si rileva un peso significativo dell’ambulantato non alimentare ed in particolare del comparto abbigliamento che, nelle sue diverse suddivisioni, rappresenta il 38% del comparto. Al secondo posto, staccata di alcuni decimi di punto, viene la categoria “altri prodotti” (tra cui fiori, cosmetici, detersivi, chincaglieria) con il 37,3% delle attività e solo al terzo posto il settore alimentare, il cui contributo si ferma al 18,5% di tutti gli esercizi ambulanti (con prevalenza della componente legata ai prodotti ortofrutticoli).

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Pubblicato il: Mercoledì, 28 Agosto 2019

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