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Clima positivo nell'incontro fra Provincia, Arcidiocesi di Trento e Centro Astalli sui temi dell'accoglienza

08/03/2019

Confronto tecnico col presidente Fugatti; si è parlato anche della permanenza a Lavarone di alcune delle richiedenti asilo accolte in paese

“Da parte nostra c’è la volontà di trovare un accordo e gestire le problematiche relative all’accoglienza comunque nella direzione auspicata” queste le parole del presidente Maurizio Fugatti al termine dell’incontro (8/3/2019) con i rappresentanti dell’Arcidiocesi di Trento e del Centro Astalli in merito alla possibilità di proseguire il progetto di accoglienza già in atto in strutture di proprietà di congregazioni religiose a Trento e Rovereto e sul territorio in affiancamento ai centri di prima accoglienza, garantendo comunque i requisiti richiesti dal decreto ministeriale. La Provincia, rappresentata nell’incontro di questo pomeriggio, oltre che dal presidente Fugatti e dal vicepresidente Tonina, dal direttore Generale Paolo Nicoletti, dal responsabile del Dipartimento Salute e Politiche Sociali Michele Bardino e dal referente del Cinformi Pierluigi La Spada, sta lavorando di pari passo con le valutazioni tecniche e progettuali di Diocesi e Centro Astalli, con i quali è stato trovato un punto di convergenza per permettere nei prossimi mesi il compimento graduale del percorso di accoglienza. Al tavolo hanno partecipato don Cristiano Bettega e Roberto Calzà, rispettivamente Delegato dell’Area Testimonianza e Impegno sociale e Referente per la pastorale missionaria e delle migrazioni della Diocesi di Trento, Stefano Graiff e Stefano Canestrini, rispettivamente presidente e coordinatore del Centro Astalli Trento.
Assieme a queste valutazioni, sulle quali ci sarà un aggiornamento la prossima settimana, è stato accennato il tema della permanenza a Lavarone di alcune donne che hanno trovato già un lavoro in zona e per le quali il trasferimento non consentirebbe il prosieguo dell’occupazione. Il presidente ha confermato che la Provincia, in accordo con il comune di Lavarone, interverrà per consentire alle 7 donne occupate di non perdere il posto di lavoro, mantenendo i costi previsti, grazie al fatto che la Diocesi ha messo a disposizione la canonica di Lavarone Cappella gratuitamente per l’alloggio.

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Pubblicato il: Venerdì, 08 Marzo 2019

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