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Celebrata in sala Depero a Trento la “Giornata dell’Autonomia” 2019

05/09/2019

Al centro degli interventi l’unicità dell’accordo De Gasperi – Gruber

L’accordo De Gasperi – Gruber, firmato a Parigi il 5 settembre del 1946, rappresenta un caso unico nella storia, frutto innanzitutto della situazione geopolitica che si è venuta a creare in Europa dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ma anche delle aspirazioni delle popolazioni interessate. Se ne è parlato (5/9/2019) in Sala Depero del palazzo della Provincia, durante la celebrazione ufficiale della “Giornata dell’Autonomia”. Ricorrente, negli interventi delle autorità, è stato anche il tema dell’importanza dell’investimento in cultura e in consapevolezza di cosa sia l’autonomia e di quali siano le sue potenzialità. In questa cornice si inserisce il percorso di ricerca e formazione dedicato a “Storia, autonomia, cittadinanza”, promosso da Iprase in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino.
Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha evidenziato quale sia la rilevanza strategica del rapporto tra le Province di Trento e di Bolzano, della collaborazione regionale e di quella euroregionale, definite “garanzie di sviluppo della nostra autonomia”.
Ha invitato a lavorare assieme sulla consapevolezza di vivere in un territorio particolare e sulla conoscenza dell’autonomia. “Il tema – ha detto – è importante tanto per la classe dirigente quanto per la comunità, in un momento in cui talvolta si ha la sensazione che siano affievoliti senso di appartenenza e responsabilità”. In particolare si deve lavorare sui giovani, ha aggiunto, per rinnovare l’interesse su una pagina di storia che riporta momenti di alta politica.
A seguire si è tenuta la “Lectio magistralis” di Andrea Di Michele, storico della Libera Università di Bolzano. Di Michele ha invitato a leggere l’accordo De Gasperi – Gruber partendo dalla situazione che si è determinata nell’ immediato dopoguerra attraverso il ruolo delle potenze vincitrici. Determinanti furono la volontà di pacificare l’Europa, i timori rispetto a dichiarazioni troppo impegnative sul tema dell’autodeterminazione, la particolare situazione dell’Italia, paese cobelligerante e in una posizione strategica, il diffuso sentimento anti tedesco. Per questo, individuando collaborazioni tra territori e popolazioni, l’accordo si configura come un atto particolare che in qualche modo ha anticipato temi che si sarebbero imposti più tardi nella cornice europea.

Comunicato dell'Ufficio Stampa PAT

Momenti della celebrazione in sala Depero (video)

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Pubblicato il: Giovedì, 05 Settembre 2019 - Ultima modifica: Venerdì, 13 Settembre 2019

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