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Caritas, cresce l’incidenza dell'utenza straniera

17/10/2022

Nel 2021 rappresenta il 55% del totale, in aumento rispetto all’anno precedente

Aumenta in Italia l'incidenza delle persone di origine immigrata che si rivolgono alla Caritas rispetto alla totalità degli utenti. Nel 2021 il dato si attesta al 55%, con punte che arrivano al 65,7% e al 61,2% nelle regioni del Nord-Ovest e del Nord-Est; di contro, nel Sud e nelle Isole, prevalgono gli assistiti di cittadinanza italiana che corrispondono rispettivamente al 68,3% e al 74,2% dell’utenza.
I dati emergono dal 21° Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”, presentato da Caritas Italiana il 17 ottobre 2022 in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà.
Nel 2021, nei soli centri di ascolto e servizi informatizzati, le persone incontrate e supportate (fra italiani e stranieri) sono state 227.566. Rispetto al 2020, si è registrato un incremento del 7,7% del numero di beneficiari supportati (legato soprattutto agli stranieri); non si tratta sempre di nuovi poveri ma anche di persone in una fase critica. Chiedono aiuto sia uomini (50,9%) che donne (49,1%). L’età media dei beneficiari si attesta a 45,8 anni. Complessivamente, le persone senza dimora incontrate sono state 23.976, pari al 16,2% dell’utenza: si tratta per lo più di uomini (72,8%), stranieri (66,3%), celibi (45,1%), con un’età media di 43,7 anni e incontrati soprattutto nelle strutture del Nord (questa macroregione ha intercettato quasi la metà degli homeless d’Italia).

Rapporto 2022 sul sito di Caritas Italiana

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Pubblicato il: Lunedì, 17 Ottobre 2022

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