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Calo delle richieste d'asilo nell’Unione Europea nel 2018

19/02/2019

Si registra una diminuzione del 10% rispetto all’anno precedente; nel 2017 le domande d’asilo erano calate del 44% rispetto al 2016

Per il terzo anno consecutivo, il 2018 ha visto una riduzione delle richieste di protezione internazionale nei paesi EU+ (i 28 Paesi dell’Unione Europea più Svizzera e Norvegia) a seguito della crisi migratoria del 2015. Nel 2018 sono state presentate 634.700 domande, il 10% in meno rispetto al 2017, anno nel quale è stato presentato il 44% di richieste d’asilo in meno rispetto all’anno precedente. Sostanzialmente, nel 2018 si è tornati al livello del 2014. I dati emergono dal report 2018 sull’andamento delle richieste di asilo e degli esiti nell’Unione Europea dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (European asylum support office – EASO).
La principale nazionalità di provenienza dei richiedenti asilo è la Siria (oltre una su dieci). Dopo la Siria, tra i primi tre paesi d'origine dei richiedenti asilo nel 2018 nell’UE vi sono Afghanistan e Iran.
Nonostante il generale calo delle richieste di protezione internazionale, per alcuni paesi di origine si evidenzia invece un aumento, come nel caso dei richiedenti asilo provenienti da Georgia, Turchia e Venezuela. Un notevole aumento si è registrato anche per i richiedenti di Colombia, Palestina e Iran. Paesi EU+ hanno adottato complessivamente 593.500 decisioni di prima istanza, il 40% in meno rispetto al 2017. Una decisione su tre presa nel 2018 è stata positiva, garantendo lo status di rifugiato o protezione sussidiaria. I cittadini di Siria, Yemen ed Eritrea hanno avuto i tassi di riconoscimento più alti, mentre le percentuali più basse di decisioni positive hanno riguardato i georgiani e i gambiani.
Il numero di richieste presentate e in attesa di decisione in prima istanza continua a diminuire, ma solo di poco. Il numero complessivo di casi pendenti alla fine del 2018 era di 448.300 istanze, mentre nell’autunno del 2016 superavano il milione.

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Pubblicato il: Martedì, 19 Febbraio 2019 - Ultima modifica: Venerdì, 22 Febbraio 2019

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