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Asilo, rimpatrio e reinsediamento, linee guida della Commissione UE

17/04/2020

Indicazioni agli Stati membri al tempo della pandemia

La Commissione europea ha adottato (16/4/2020) delle linee guida sull'attuazione delle disposizioni dell'UE nel settore delle procedure di asilo e rimpatrio e sul reinsediamento nel contesto della pandemia del coronavirus. Le linee guida verranno presentate agli Stati membri. Il documento risponde alla richiesta, da parte degli stessi Stati, di indicazioni su come assicurare la continuità delle procedure e il rispetto, quanto meno, dei diritti fondamentali. Le linee guida sono state redatte con il sostegno dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO), dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex) e in cooperazione con le autorità nazionali.

SINTESI DELLE LINEE GUIDA:

Procedure di asilo
Le misure sanitarie prese per limitare l'interazione interpersonale tra gli operatori del settore e i richiedenti asilo hanno un impatto sulle procedure di asilo. Bisogna quindi sfruttare la flessibilità consentita dalle norme dell'UE.

- La registrazione e il trattamento delle domande dovrebbero proseguire. Dovrebbe essere accordata la massima flessibilità riguardo ai termini e alla durata del trattamento e dell'esame delle domande. Tuttavia, eventuali ritardi nella registrazione non dovrebbero comportare una mancata applicazione delle condizioni di accoglienza nei confronti dei richiedenti.

- I colloqui personali possono essere svolti con modalità specifiche, ad esempio a distanza in videoconferenza, o perfino omessi se necessario.

- Regolamento Dublino: affinché il sistema Dublino funzioni, è di fondamentale importanza che gli Stati membri cooperino strettamente. La Commissione incoraggia tutti gli Stati membri a riprendere i trasferimenti non appena ciò sia materialmente possibile tenuto conto dell'evoluzione delle circostanze. Prima di procedere a qualsiasi trasferimento gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione la situazione relativa al coronavirus, anche in seguito alla forte pressione esercitata sul sistema sanitario, nello Stato membro competente. Se un trasferimento allo Stato membro competente non viene effettuato entro il termine prescritto, gli Stati membri possono concordare a livello bilaterale di effettuarlo comunque in una data successiva, soluzione consigliata, ad esempio, per i minori non accompagnati e i casi di ricongiungimento familiare. La Commissione e l'EASO sono pronti a facilitare la cooperazione tra gli Stati membri.

- Condizioni di accoglienza: la quarantena e le misure di isolamento devono essere ragionevoli, proporzionate e non discriminatorie. I richiedenti devono ricevere la necessaria assistenza sanitaria.I richiedenti in stato di trattenimento dovrebbero continuare ad avere accesso a spazi all'aria aperta ed eventuali restrizioni, come la limitazione dei visitatori, devono essere accuratamente spiegate.

- Rilevamento delle impronte digitali: in linea con il regolamento Eurodac, quando non è possibile rilevare le impronte digitali di un richiedente a causa di provvedimenti adottati per proteggere la salute pubblica, gli Stati membri dovrebbero rilevarle quanto prima e in ogni caso entro 48 ore dal momento in cui tali motivi di salute sono venuti meno.

Reinsediamento
La pandemia del coronavirus ha gravemente ostacolato le operazioni di reinsediamento, che sono state temporaneamente sospese dagli Stati membri, come pure dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Le attività preparatorie dovrebbero continuare, nella misura del possibile, cosicché le operazioni di reinsediamento possano riprendere agevolmente. La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nell'attuazione degli impegni assunti per il 2020 e accorderà flessibilità per quanto riguarda il periodo di attuazione.

Rimpatrio
Le misure adottate a livello mondiale per contenere la pandemia stanno avendo ripercussioni significative sul rimpatrio. Malgrado le perturbazioni temporanee causate dal coronavirus, occorre proseguire i lavori per le procedure di rimpatrio nei paesi terzi, in particolare le attività che possono essere svolte nonostante le misure restrittive, in modo da essere pronti quando le operazioni di rimpatrio potranno essere riprese. Più che mai dovrebbero avere la precedenza i rimpatri volontari, anche perché presentano un rischio minore in termini sanitari e di sicurezza. Frontex è pronta ad assistere gli Stati membri nell'organizzazione delle operazioni per via aerea. È opportuno mantenere un'attiva cooperazione e stretti contatti con i paesi terzi per l'identificazione, il rilascio di nuovi documenti e il rimpatrio dei loro cittadini. Per quanto riguarda il trattenimento in attesa dell'allontanamento, le restrizioni temporanee causate dalla pandemia non dovrebbero indurre automaticamente a concludere che in tutti i casi non esiste più una prospettiva ragionevole di allontanamento. La Commissione invita gli Stati membri a esaminare individualmente ciascun caso per stabilire se sussista ancora una ragionevole prospettiva di allontanamento, al momento di decidere l'azione appropriata da adottare.

Linee guida sull'attuazione delle disposizioni dell'UE nel settore delle procedure di asilo e di rimpatrio e sul reinsediamento

Linee guida concernenti l'attuazione della restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'UE

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Pubblicato il: Venerdì, 17 Aprile 2020

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