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4,2 milioni di apolidi nel mondo

05/11/2021

Appello dell’Unhcr ai governi di tutto il pianeta

Sono 4,2 milioni gli apolidi nel mondo, presenti in 94 Paesi. Il dato emerge dalle rilevazioni statistiche dell’Unhcr. La stessa Agenzia ONU per i rifugiati ritiene tuttavia che la cifra reale sia considerevolmente più elevata, considerato che la maggior parte dei Pesi interessati non raccoglie dati inerenti all’apolidia.
In Italia, secondo le stime al momento disponibili, le persone apolidi o a rischio apolidia potrebbero essere circa 3mila, la maggior parte delle quali appartenenti alla comunità Rom, mentre i restanti apolidi provengono da Paesi o territori come l’ex URSS, Cuba, Cina (Tibet) e i Territori Palestinesi Occupati.
Nel diffondere questi dati l’Unhcr, in occasione del settimo anniversario del lancio della campagna #IBelong per porre fine all’apolidia, esorta i governi ad accelerare i progressi e risolvere la difficile situazione degli apolidi in tutto il mondo. Una condizione – spiega l’Agenzia ONU – per cui una persona non è riconosciuta da alcuno Stato come proprio cittadino. Gli apolidi spesso non possono esercitare i diritti più basilari, come frequentare la scuola, lavorare legalmente, accedere all’assistenza sanitaria, sposarsi o registrare la nascita dei propri figli.
“Negli ultimi anni – aggiunge l’Unhcr – sono stati compiuti notevoli progressi, ma i governi devono fare di più per colmare le lacune presenti nelle normative e nelle politiche esistenti, le quali continuano a lasciare milioni di persone in condizione di apolidia o a permettere che nascano bambini apolidi.”
Ad oggi, 96 Stati sono firmatari della Convenzione ONU del 1954 sullo status degli apolidi e 76 sono firmatari della Convenzione ONU del 1961 sulla riduzione dell’apolidia.

Per approfondire: nota dell’Unhcr, Agenzia ONU per i rifugiati

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Pubblicato il: Venerdì, 05 Novembre 2021

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