Perché queste modifiche in tema di iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo?
Già più volte in passato, anche per il tramite delle proprie associazioni rappresentative, svariati Comuni - specie quelli di piccole dimensioni che si sono trovati a ospitare per lunghi periodi centri di accoglienza di grandi dimensioni - avevano posto la questione connessa all’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo. L’eccessivo numero di richiedenti asilo in strutture di accoglienza ubicate in piccoli centri - e il turn over che ne è derivato nelle relative presenze - ha, infatti, spesso determinato un sovraccarico di lavoro per gli uffici anagrafe dei Comuni interessati, specie di quelli con poche unità di personale in servizio rispetto alle effettive necessità operative.
Alle esigenze di semplificazione già prospettate, si aggiunge ora una considerazione di centrale rilevanza, ossia la progressiva accelerazione delle procedure di esame delle istanze di asilo conseguente ai nuovi istituti introdotti, che consentirà una effettiva contrazione della fase “transitoria” in cui si trova lo straniero richiedente. Peraltro, come già detto sopra, i richiedenti asilo continueranno a beneficiare degli stessi servizi di accoglienza e di assistenza, delle cure mediche e dei servizi scolastici per i minori, indipendentemente dall’inscrizione anagrafica e sulla base del domicilio individuato.