E allora, che cosa cambia in materia di iscrizione anagrafica?
Si premette che l’obiettivo generale dell’insieme delle disposizioni introdotte è quello di riportare a una gestione ordinaria il “sistema asilo” nazionale, attraverso il progressivo azzeramento delle istanze pendenti e la contrazione dei tempi di esame delle richieste di asilo. Durante la fase tecnica di esame dell’istanza, al richiedente asilo - pur non essendo più iscritto all’anagrafe della popolazione residente in base alle nuove norme - continuano a essere assicurati gli stessi servizi di accoglienza e di assistenza, le cure mediche e i servizi scolastici per i minori. Si tratta, in concreto, di circa 98.000 richiedenti asilo – numero che si conta di assorbire entro l’anno grazie alla notevole riduzione dei flussi di ingresso incontrollato e alle iniziative di velocizzazione delle procedure di riconoscimento – a fronte dei circa 4 milioni e mezzo di stranieri regolarmente residenti ad altro titolo, che possono essere iscritti all’anagrafe.
Al termine dell’iter procedurale connesso all’istanza di asilo e a seguito del riconoscimento di una forma di protezione, lo straniero potrà essere regolarmente iscritto all’anagrafe, avendo una prospettiva stabile di presenza sul territorio.