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Vigili del fuoco volontari anche i non italiani

21/07/2007

L’impossibilità di assunzione di un allievo privo di cittadinanza italiana nel corpo dei vigili del fuoco ha spinto il governo Trentino a modificare il regolamento...

L’episodio verificatosi recentemente in Trentino riguardante l’assunzione dell’aspirante allievo privo di cittadinanza italiana nel corpo dei vigili del fuoco volontari di Ossana (comune della Valle di Sole), ha spinto la Giunta provinciale di Trento ad effettuare una minima revisione degli atti che regolano l’esistenza dei corpi dei vigili del fuoco volontari stessi. Ciò al fine di estendere anche ai giovani di nazionalità non italiana, purché residenti nel comune di riferimento del corpo volontario, la possibilità di maturare una validissima esperienza tecnica ma soprattutto morale di servizio alla comunità, di grande responsabilità civica. Se, dunque, le migrazioni comportano l’emergere di nuove esigenze e di nuovi bisogni, episodi come quello di Ossana dimostrano che esse mettono in circolo anche nuove energie, che non si devono trascurare. La disciplina delle allievi è oggi contenuta nei regolamenti comunali, adottati sulla base dello schema-tipo approvato dalla Giunta provinciale nel 2002. Ai giovani, per l’accesso ai gruppi di allievi del vigili del fuoco volontari, è richiesta, tra gli altri requisiti, la cittadinanza italiana. Considerato che fino al 18esimo anno di età non vengono svolte attività interventistiche, con le responsabilità che ne conseguono, si è ritenuto di rimuovere oggi con un conchiuso di Giunta questo vincolo. Verrà di conseguenza modificato anche il relativo regolamento-tipo.

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Pubblicato il: Giovedì, 23 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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