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Integrazione, la ricetta dell'Anci

21/06/2007

“Rafforzare le misure di welfare locale, a partire dal sostegno alle politiche abitative, all’integrazione scolastica, ai servizi di orientamento lavorativo"...

“Rafforzare le misure di welfare locale, a partire dal sostegno alle politiche abitative, all’integrazione scolastica, ai servizi di orientamento lavorativo, già attivate da numerose amministrazioni locali ma che necessitano di un potenziamento e di un maggior stanziamento di risorse. L’istituzione con la Finanziaria 2007 del “Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati” è certamente un segnale positivo, ma la sua attuale dotazione, pari a 50 milioni di euro, non è sufficiente”. Lo afferma in un documento l’Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani. Il documento è stato presentato nel corso di un’audizione presso il Comitato parlamentare di controllo sull’attività di Europol, l’Ufficio europeo di Polizia che si occupa tra l’altro di far osservare le leggi, anche in materia di immigrazione, migliorando l’efficacia e la cooperazione delle autorità competenti degli Stati membri. Per l’Anci la disponibilità di un alloggio e l’accesso ai servizi sanitari e all’istruzione rappresentano il passaggio fondamentale per l’avvio di qualsiasi percorso di integrazione. L’Associazione nazionale Comuni italiani ha però sottolineato la necessità di favorire l’accesso ai servizi di tipo “universalistico” per fare in modo che siano a disposizione di tutti i cittadini. Secondo l’Anci è “una scelta di fondo importante perché permette di mettersi al riparo dal rischio della ghettizzazione: il quartiere degli stranieri, la scuola dei bambini stranieri, le strutture sanitarie per stranieri”. Al di là delle politiche di accesso ai diritti di cittadinanza, afferma l’Anci, è necessario potenziare tutti quegli strumenti che facilitino il dialogo e la conoscenza reciproca tra la società che accoglie e i nuovi cittadini. La parola chiave secondo l’Anci è la partecipazione, nella convinzione che maggiore è il livello di condivisione, più le scelte saranno valide e sostenibili. Inoltre, secondo l’Associazione nazionale Comuni italiani “tra gli strumenti che permettono agli stranieri di esprimere il loro punto di vista è fondamentale il riconoscimento del diritto di voto alle elezioni amministrative”.

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Pubblicato il: Martedì, 28 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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