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Ferrero "intervistato" dalla gente

06/03/2007

Anche l’immigrazione fra gli argomenti trattati nel forum con il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero

Anche l’immigrazione fra gli argomenti trattati nel forum con il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero. Passare da una visione degli immigrati come semplice forza lavoro ad un approccio che consideri gli stranieri come cittadini e, ancor prima, come persone; tutelare i minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia e che talvolta vengono rimpatriati, altre volte dormono per strada e in alcuni casi si prostituiscono. Sono tematiche legate al fenomeno migratorio affrontate nel forum svoltosi recentemente sul sito del ministero per la Solidarietà sociale, nel quale i cittadini hanno potuto rivolgere alcune domande al ministro Paolo Ferrero.

Ecco alcuni passaggi del forum:

D. La risposta ai problemi dell’immigrazione spesso si riduce al tentativo di soluzione della questione lavorativa; elemento certamente prioritario, ma non esaustivo delle problematiche generali che oggi gli immigrati si trovano a fronteggiare (educazione, formazione, partecipazione alla vita sociale, diritto all’alloggio, discriminazione ed esclusione per via del colore della loro pelle, delle usanze, della religione, ecc). La futura legge sull’immigrazione risponderà a quest’ultimo tipo di difficoltà del vivere sociale? In altre parole, sarà in grado di rispondere alla necessità di un nuovo immaginario dell’immigrato, non solo forza lavoro (possibilmente a minor costo), ma persona nella sua totalità? R. Spero proprio di sì, che risponda al tipo di questioni che lei pone e cioè al nodo di come si costruisce un'Italia in cui convivano positivamente differenze culturali, di provenienze, ecc. Penso però che questo risultato non lo si ottiene solo modificando la legge perchè è assolutamente necessario da un lato investire danaro per attività di mediazione culturale, di insegnamento della lingua italiana, così come è necessario il rilancio di politiche di welfare su temi quali la casa e i servizi a domanda individuale che rischiano di essere i nodi su cui maggiori sono gli scontri tra italiani e immigrati e che rischiano di dar luogo a vere e proprie guerra tra poveri. In secondo luogo penso che molto di questo percorso di inclusione sia da affidare ad un processo culturale, non solo legislativo e non solo di spesa, in cui la costruzione di comunità territoriali plurali, luoghi di incontro tra diversi, sia la base per una società in cui la diversità sia vissuta come arricchimento per tutti e non come minaccia.

D. Alcuni bambini afgani a Roma vivono nel terminal della stazione Ostiense. Sono senza documenti ed alcuni di loro vengono rimpatriati dopo una radiografia che verifica se sono o meno maggiorenni. Quelli che restano dormono in strada e si prostituiscono. Come pensa, signor Ministro, di risolvere il problema dei minorenni non accompagnati che vengono a vivere nel nostro Paese? R. Stiamo cercando di affrontare questo problema in sede di revisione della legge sull'immigrazione e precisamente modificando in senso più garantista le norme sull'ingresso dei minori e con la costituzione di un Fondo per i minori non accompagnati che dovrà finanziare i programmi di inserimento dei minori che devono fare le amministrazioni comunali. Inoltre, nella modifica della normativa di superamento della Bossi Fini vi sarà una previsione di possibile inserimento e di possibilità di rimanere in Italia per i minori una volta che diventano maggiorenni, evitando la tragica situazione che si verifica oggi di espulsioni una volta che si compiono i 18 anni di età.

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Pubblicato il: Mercoledì, 22 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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