Vai menu di sezione

Con gli immigrati l'Italia cresce

09/07/2007

Come già da diversi anni, l’incremento demografico in Italia è garantito da un saldo migratorio con l’estero positivo...

Come già da diversi anni, l’incremento demografico in Italia è garantito da un saldo migratorio con l’estero positivo. Nel corso del 2006 sono state iscritte in anagrafe come provenienti dall’estero 297.640 persone, mentre ammontano a 75.230 le cancellazioni di persone residenti in Italia trasferitesi all’estero. Le cifre arrivano dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, che ha comunicato i dati relativi alla popolazione residente in Italia risultanti dalle registrazioni anagrafiche degli individui negli 8.101 comuni. Al 31 dicembre 2006 la popolazione complessiva risulta pari a 59.131.287 unità, mentre alla stessa data del 2005 ammontava a 58.751.711. Nel 2006 si è registrato un incremento della popolazione residente di 379.576 unità, pari allo 0,6 per cento, dovuto quasi completamente alle migrazioni dall’estero e alle rettifiche post-censuarie. Complessivamente, infatti, la variazione di popolazione è stata determinata dalla somma delle seguenti voci di bilancio: il saldo del movimento naturale pari a +2.118 unità, il saldo del movimento migratorio con l’estero pari a +222.410, un incremento dovuto alle rettifiche post-censuarie e al saldo interno pari a +155.048 unità. La stima della quota di stranieri sulla popolazione totale è pari a 5,0 stranieri ogni 100 individui residenti, e risulta in crescita rispetto al 2005 (4,5 stranieri ogni 100 residenti). L’incidenza della popolazione straniera è più elevata in tutto il Centro-Nord (rispettivamente 7,2 e 6,8 per cento nel Nord-est e nel Nord-ovest e 6,4 per cento nel Centro), mentre nel Mezzogiorno la quota di stranieri residenti è dell’1,6 per cento circa. Il numero dei nati è in aumento rispetto all’anno precedente. L’incremento si registra soprattutto nelle regioni del Centro (+2,6 per cento), del Nord-Ovest (+2,5 per cento) e del Nord-Est (+1,8 per cento), mentre nelle regioni meridionali (-0,9 per cento) e nelle Isole (-1,3 per cento) permane la tendenza al decremento. Tale tendenza è da mettere in relazione alla maggior presenza straniera regolare. Negli ultimi 12 anni, infatti, l’incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati della popolazione residente in Italia ha fatto registrare un fortissimo incremento, passando dall’1,7 per cento al 10,3 per cento del totale dei nati vivi; in valori assoluti da poco più di 9 mila nati nel 1995 a quasi 58 mila nel 2006. In particolare, nelle regioni del Centro-Nord si registrano valori percentuali di gran lunga superiori alla media nazionale. Si tratta delle aree del Paese con una tradizione migratoria più forte e con una presenza straniera più stabile e radicata.

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Mercoledì, 22 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto