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Bossi-Fini, “squilibri e sproporzioni”

08/02/2007

La cosiddetta legge Bossi-Fini sull’immigrazione presenta squilibri e sproporzioni che il legislatore dovrebbe correggere al più presto

La cosiddetta legge Bossi-Fini sull’immigrazione presenta squilibri e sproporzioni che il legislatore dovrebbe correggere al più presto. Lo si afferma in una recente sentenza della Corte costituzionale nella quale vengono dichiarate inammissibili alcune questioni di legittimità costituzionale sollevate da diversi tribunali italiani riguardo pene previste dall’attuale legge sull’immigrazione. I giudici di questi tribunali ritenevano le pene previste per gli stranieri che non rispettano il decreto di espulsione troppo severe. Una severità irragionevolmente alta – avevano sostenuto –, tanto da comportare una violazione dei principi di eguaglianza. Di qui la richiesta di intervento della Corte costituzionale. La Corte, dal canto suo, ha affermato di non poter intervenire in questioni – come l’entità della pena – che spettano al legislatore, salvo provvedimenti chiaramente insensati. Tuttavia la Corte ha sottolineato “l’opportunità di un intervento del legislatore volto a eliminare gli squilibri, le sproporzioni e le disarmonie della legge”.

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Pubblicato il: Mercoledì, 22 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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